Solunto rappresenta uno dei centri in cui è più completa la lettura degli elementi urbanistici, architettonici e decorativi che caratterizzano la cultura abitativa della Sicilia ellenistica. Ciò nonostante, la duplice connotazione identitaria della città, fondazione fenicio-punica interamente ricostruita sulle pendici del Monte Catalfano nella seconda metà del IV secolo a.C.e diffusamente riurbanizzata nel II, ha costituito il più incisivo fattore di fraintendimento per la corretta interpretazione di alcuni contesti soluntini, dei quali con questo intervento si intende avanzare una proposta di rilettura. Si esamineranno pertanto i casi della c.d. “Casa ad atrio tuscanico” e dell’edificio sacro con altare a tre betili, collocati lungo la via dell’agorà, e inoltre dell’ampia area all’aperto posta a Nord del complesso agorà-teatro, limitrofa alla Casa delle Ghirlande.

Solunto is one of the towns, which allows for a comprehensive assessment of the urban, architectural and decorative features that characterize the domestic culture of Hellenistic Sicily. The Phoenician foundation was entirely rebuilt on the slopes of Mount Catalfano in the second half of the fourth century a.C. and largely reorganized in the second century a.C. The resulting notion of a dual identity of the city is the prime reason for the misinterpretation of several archaeological contexts in Solunto. This paper aims at reassessing these contexts and related problems, examining the following buildings: the so-called “Casa ad Atrio Tuscanico”, the sacred building with the “altare a tre betili” on the via dell’agora, and the spacious open-air area located north of the “agorà-theater-complex”, next to the “Casa delle Ghirlande”.